Anteprima Merano Wine Festival 2021 – Merano

Si è concluso il primo evento in presenza del 2021 per Gourmet’s International e, considerando che il 2020 è stato piuttosto scarno, possiamo parlare del primo evento in presenza di un certo livello.
L’organizzazione è impeccabile come sempre: accesso con test di negatività/coronapass, kit di benvenuto comprensivo di mascherina e snack sigillati, tavoli ben separati e sedie a disposizione per accomodarsi di fronte ai produttori e non essere tentati ad avvicinarsi troppo.
L’evento ha una dimensione ridotta e viene utilizzata una minima parte dello storico Kurhaus. Il salone Kursaal è dedicato a “Campania Felix” e “Catwalk Rosè” ovvero, rispettivamente, un approfondimento sul tema dei vini bianchi campani provenienti sia dalle classiche uve a bacca bianca che da interessanti uve nere, e sui rosè, categoria sottovalutata e mai apprezzata pienamente come invece meriterebbe.
Le balconate sono dedicate a “Cult Enologist”, le proposte degli enologi di fama internazionale come Mariano Murru, Nicolò Dafflitto, Roberto Cipresso, Bernabei, Mercurio e Biasi, selezionati tra tanti artisti del vino per poter far conoscere le loro opere migliori.
Tra i banchi abbiamo trovato diversi vini che ci hanno colpito, alcuni da uvaggi poco noti, altri da importanti uvaggi rossi ma vinificati in bianco o rosato. Tra questi abbiamo apprezzato particolarmente:

  • Da Argiolas, l’Iselis da un uvaggio Nasco, con profumi di frutta ripresi dal gusto, cui si aggiunge una nota boschiva. Anche il classico Cannonau si fa notare, davvero ben fatto.
  • Da Cantina Meana: Parèda, Mandrolisai Doc Rosato da vecchie viti ad alberello uvaggio di Bovale Sardo , Cannonau e Monica ci è piaciuto per il suo equilibrio e per l’ampiezza e persistenza del bouquet.
  • Da Casa Setaro: Pietrafumante, Caprettone 100%. Un metodo classico con fermentazione di 24 giorni a temperatura controllata e affinamento sui lieviti in bottiglia per 30 mesi. Un bel mix di freschezza, struttura, mineralità.
  • Da Fantini: Calalenta Bianco, un pecorino vinificato per l’80% in acciao e 20% in botti di rovere da 40hl dalle note balsamiche e gran bel carattere. Calalenta Rosato, merlot 100% le cui uve vengono raccolte durante la notte per poi subire una soffice pigia-diraspatura. Fermentazione a bassa temperatura e affinamento sulle fecce in vasche di acciaio completano il processo di lavorazione e il risultato è un vino piacevole, dotato di freschezza e aromaticità
  • Da Fonzone assaggiamo un rosato da Aglianico, che smorza il carattere dell’aglianico con una vendemmia prematura e una vinificazione che non raccoglie tutto il tannino, caratterizzato da profumi freschi erbacei e di fragola, ma che rivela un corpo intenso e sapido, da abbinare a pietanze succose piuttosto che al classico crudo di mare.
  • Da Olbios il cavè, un rosato da Cannonau, profumo fiorato e gusto intenso, fresco ed aromatico, ci insegna come bere un cannonau sul pesce. Anche l’ottimo vermentino “In vino veritas” si dimostra un gran bel vino!!!
  • Da Vin de la NEU, un Johanniter in purezza, erbaceo e fresco, sapido e minerale. Mi piace molto!

Buona l’anteprima, adesso non possiamo che aspettare il 5 novembre per il festival ufficiale.

Lascia un commento